Emanuele Troise, arriva il primo pareggio stagionale, si interrompe la striscia di sconfitte, un’altra ottima prestazione sul campo della squadra, è un punto di partenza?
“E’ stata una partita complicata, considerando anche il livello dell’avversario. Vanno fatti i complimenti al Trento, una squadra che è organizzata, che gioca bene, che ci ha messo in difficoltà nei vari sviluppi. Siamo partiti un po’ lenti, considerando anche la defezione di Paghera, che nel riscaldamento ha avuto un problema alla caviglia. Ci abbiamo messo un po’ a prendere le distanze e sono andati in svantaggio meritatamente. Poi sai, vai sotto e lì si aprono un po’ gli spazi, devi concedere qualcosa in più. Ci portiamo a casa, ci dobbiamo portare a casa la volontà di riprenderla. Lo dobbiamo far diventare un punto di partenza. Il punto di partenza è la consapevolezza, però c’è ancora tanto da lavorare”.
Come aveva chiesto, nel pre-gara, che venisse tramutato il tanto gioco ai punti, questo oggi è accaduto dopo una gara che per larghi tratti la squadra ha condotto, sembrava un po’ di rivedere la partita di Belluno.
“Relativamente, perché oggi abbiamo trovato un avversario che ci ha messo in difficoltà, soprattutto nella fase di possesso dove dovevamo proporre qualcosa di diverso. Credo che vanno azzerate quelle tre partite, perché sulla carta, su quello che abbiamo prodotto, i ragazzi meritavano qualcosa in più. Bisogna avere la capacità di azzerare ogni partita alle sue difficoltà, alla sua importanza. Oggi siamo stati bravi in un discorso mentale di sviluppo, di crederci fino alla fine, rischiando anche qualcosina. Quindi, se vogliamo portare a casa questo punto di partenza, bisogna avere anche la consapevolezza che c’è ancora tanto da lavorare”.
Iniziano anche ad entrare in gioco le rotazioni d’attacco. Stasera si è puntato su Donnarumma, riproposto titolare e che sta crescendo nella sua condizione fisica. Con lei è la prima volta a titolare anche per Ghillani.
“Sì, io come dico sempre, non lascio indietro nessuno. Il discorso di Alfredo, piuttosto che di Ghillani, ogni settimana valuto quelle che possono essere le condizioni dei singoli, piuttosto che le esigenze della partita. Quindi ben venga nella defezione di Napolitano, che l’abbiamo perso in settimana, ben venga soprattutto nel reparto di centrocampo e di attacco avere più soluzioni, perché poi ti rendi conto che ci sono più partite all’interno di una gara. E mi dà la possibilità di poter cambiare caratteristiche e situazioni per andare ad incidere nella fase offensiva”.
