L’allenatore del Lumezzane Arnaldo Franzini ha raccontato così l’anno appena trascorso e gli obiettivi futuri della sua squadra.
Arnaldo Franzini, è tempo di bilanci. Iniziamo da quello dell’anno solare, un 2024, l’abbiamo definito indimenticabile, soprattutto per il settore femminile che ha vinto campionato, Coppa Italia e ha raggiunto la promozione in Serie B, però anche la maschile con quel raggiungimento dei play-off nella prima parte di stagione ha ottenuto qualcosa di grandioso.
“Ma diciamo che l’annata è stata veramente indimenticabile perché dopo le due vittorie negli anni precedenti, primo anno tra i professionisti, al ritorno tra i professionisti, sicuramente è stato un risultato importantissimo. Non è mai facile, ci siamo consolidati in categoria ed è stato un finale di stagione dell’anno scorso importante. Quest’anno abbiamo anche un girone d’andata superiore a quello dell’anno scorso, con tanti giovani che stanno crescendo e giocando. Siamo contenti.”
Quanto orgoglio c’è di aver contribuito fattivamente a questa crescita della società, prendendola dall’Eccellenza, portandola ai professionismi e consolidandola sempre più?
“È una grande soddisfazione perché quando si fa un percorso partendo da lontano e ottenendo risultati così importanti, è davvero significativo. All’inizio del primo anno l’obiettivo era vincere, ma i successivi non erano scontati. È stata una crescita collettiva: società, dirigenti, allenatori, staff e giocatori, tutti insieme abbiamo fatto un grande lavoro e ottenuto grandi risultati. È una grandissima soddisfazione.”
Nel corso di questi anni poi sono stati raggiunti anche risultati molto prestigiosi, pensiamo a Trieste, le 300 vittorie nella storia del Lumezzane in Serie C e anche lì il protagonista in panchina era lei.
“Sì, sono situazioni importanti. Quest’anno, ad esempio, abbiamo sbancato Trieste. L’anno scorso ci sono stati risultati come Mantova, Vicenza e Triestina. Questi non sono mai scontati per una realtà come la nostra, ma testimoniano il lavoro svolto. Sono piccole e grandi soddisfazioni all’interno di un percorso entusiasmante.”
Dove ci porterà questo percorso nel 2025?
“Purtroppo non possiamo saperlo. Sarà un continuo del lavoro fatto negli ultimi anni, cercando di migliorare e di rispettare le linee guida stabilite: puntare sui giovani, abbinando risultati e crescita. Continueremo su questa strada, senza cambiare ciò che ci ha portato fino a qui.”
Come ci si trova a lavorare con un presidente che è un ex calciatore e con un direttore sportivo che è un ex calciatore, entrambi poi sono stati i suoi capitani di squadra?
“Ormai sono abituato. Non è la prima volta che lavoro con ex calciatori diventati direttori sportivi. È più strano avere un grande ex bomber come presidente, averlo visto come giocatore, direttore sportivo e ora presidente. È una novità importante, ma lavorare con una società fatta di gente di calcio è un grande vantaggio.”
La fortuna di lavorare con una società di gente di calcio, che pianifica e crea un vero vivere comune. Come vede questa realtà?
“La realtà del Lumezzane si basa su giocatori motivati, giovani o meno giovani, con lo spirito giusto. C’è un obbligo di lanciare giovani, e il centro sportivo ha creato un senso di appartenenza importante, coinvolgendo prima squadra maschile, femminile e primavera. Questo rafforza lo spirito di comunità.”
Non le chiedo cosa ha chiesto a Babbo Natale, perché alla cena sociale ha già detto che la letterina è partita. Le chiedo, invece, cosa ci portiamo dietro dal 2024 e cosa vorremmo trovare sul nostro cammino nel 2025.
“Del 2024 ci portiamo dietro i grandi risultati delle squadre, maschile, femminile e primavera, che ha scalato una categoria. Tutto questo in un ambiente familiare e sereno. Per il 2025 speriamo in un piccolo miracolo, in qualcosa di importante per le rispettive squadre, magari un risultato ancora più significativo.”